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20 Novembre 2019

Amo gli sposi che tornano alle origini per sposarsi

Sposi che vivono a Milano e tornano a Padova a sposarsi, coppie in cui uno dei due ha origini venete e scelgono Venezia come meta del loro matrimonio, sposi che vivono all'estero ma hanno nel cuore la loro città di nascita. Sono tante le storie degli expact e sempre diverse: cambiano la geografia della loro vita, le abitudini accoglienti del bar sotto casa, i sensi unici che conoscevano a memoria, e si trovano a riscrivere tutto, altrove.

Quando si tratta di festeggiare, però, non hanno dubbi: è un tornare alle origini, una sorta di ritorno a casa, ma è diverso. È una festa, un Natale d'estate, un ritorno alle origini che non ha lo stesso sapore, non è come se fossero sempre stati radicati qui. È un onorare la famiglia, le loro radici, per metterne altre altrove. Nel mondo, probabilmente.

E infatti gli ospiti non sono mai solo locali: anzi, spesso chi è rimasto qui si unisce e si amalgama con i nuovi colleghi, gli amici più recenti incontrano quelli di vecchia data, si mescolano le lingue e le tradizioni. Gli sposi sono molto attenti a queste dinamiche, e cercano sempre di rendere il viaggio degli invitati una vera e propria experience: in Francia, ad esempio, i fiori di zucca vengono buttati via, non fritti come da noi, e per questo con Giovanna e Damian avevamo pensato di offrirli agli ospiti nel buffet.

In questo matrimonio la presenza di veneziani doc ci ha agevolato nei trasporti dei materiali e nell'organizzazione logistica, mentre nel matrimonio di Laura e Andrea il giorno dopo l'evento i milanesi (e non solo) hanno potuto godersi una giornata in spiaggia con il brunch di saluto offerto proprio a Sottomarina.

Per questo, gli sposi che chiedono ai loro ospiti una trasferta ci tengono molto alla logistica e al fatto che il matrimonio sia un abbraccio corale e che vesta di bellezza ogni momento della giornata.

A tutti gli sposi consiglio, davvero, di soffermarsi su questo aspetto: più che offrire agli invitati un ricco pranzo nuziale, offrite loro un'esperienza. L'occasione di divertirsi, stare insieme, godere del tempo e del piacere di festeggiare. Regalate loro un ricordo che parli di voi, che possano portare con loro e che dica: ecco, è proprio la loro festa perfetta: fate in modo che vi rappresenta, anche se dovete dispiacere qualcuno durante l'organizzazione, perché quel giorno vi dirà che avevate ragione.

Chiudo con questo aneddoto personale: mio papà aveva minacciato di non portarmi all'altare perché avevo e volevo un bouquet di carta (sapevo non lo avrebbe mai fatto), io sono andata dritta per la mia strada, quel giorno ho ricevuto quasi più complimenti per il bouquet che per l'abito, e perfino lui ha dovuto ricredersi!

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Elisabetta Bilei

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