Organizzare un matrimonio unico è il desiderio di tutte le spose che incontro. Di solito, tra le frasi più gettonate c'è anche "vorrei qualcosa di semplice", ma di questo parleremo in un'altra occasione.

Un matrimonio unico è una scelta impegnativa, molto più di quello che pensi: non sei l'unica a sognare la coroncina di fiori in testa, il bouquet dallo stile spontaneo, l'abito scivolato e la location con un giardino da sogno. Nel 2017, la maggior parte delle spose sogna questo, ma (e questa è la cosa più importante): nessuna indosserà quella coroncina di fiori come te, nessuna avrà il tuo portamento quando porti il tuo abito e nessuna avrà quel tuo stesso sorriso mentre passeggi per il giardino che hai tanto sognato.

Questo per dirti che sei tu, con la tua unicità, a rendere il tuo matrimonio un evento da WOW. Ma perché questo avvenga davvero, ti devi mettere in gioco. Devi uscire dal guscio e dare spazio alla vera te, all'essenza di quell'amore che porti nel cuore e che vivi, ogni giorno.

Alex ed Elisa hanno coltivato a lungo il loro amore, come un piccolo albero. Sono stati fidanzati per molti anni, prima di sposarsi, hanno letto insieme uno i libri dell'altro, si sono tenuti per mano mentre leggevano pagine e romanzi, scoprivano insieme la vita, e infine decidevano di sposarsi e di coltivare il loro sogno più grande. La scelta dello stile da dare al loro matrimonio (lo puoi vedere qui) è stata semplice, una volta che è emersa la loro storia: sui tavoli del ricevimento, come centrotavola, hanno messo davvero i loro libri del cuore, e come bomboniera -oltre ad un bonsai- hanno scritto loro una storia a quattro mani. L'idea era talmente bella che il prete ha usato la favola che hanno messo su carta per l'omelia della messa, e anche alcuni semplici conoscenti hanno chiesto di poterla leggere.

Chissà quante altre persone hanno scelto questo stesso stile per il loro matrimonio, ma nessuna altra coppia può averlo personalizzato in questo modo.

Ecco, quello che fa la differenza è questo: è la storia che scegli di raccontare, e quanto ti appartiene. Se è davvero tua, si sente. Ed è questo che fa sentire gli ospiti onorati di farne parte.