Guardando quest’anno decisamente imprevisto in tutta la sua totalità, momenti di sconforto e momenti di gioia, ho pensato a 3 cose positive e 3 cose di sentiamo incredibilmente la mancanza, e che speriamo di tornare a fare normalmente al più presto.
Sono riflessioni che ovviamente attengono alla preparazione del matrimonio e al giorno stesso, ma ho cercato di andare oltre le ovvietà che penso siano valide per ciascuno di noi (c’è qualcuno che si diverte ad indossare ogni giorno la mascherina? Immagino di no…).
Quindi, ecco, veniamo a noi, e poi vi aspetto nelle Stories di Instagram per approfondire e sentire i vostri punti di vista.
Finalmente la scelta dell’abito è la scelta della sposa
Il titolo di questo paragrafo è ovviamente provocatorio, però ecco: più intimità, più raccoglimento, lo trovo commovente. Un atelier qualche giorno fa mi raccontava dei tempi pre-Covid in cui le amiche della sposa andavano con le palette per votare gli abiti (whaaaat???).
La scelta dell’abito è importante: è un investimento, ci lavorano dietro diversi professionisti, è l’immagine che la sposa vuole dare di se quel giorno, c’è moltissimo di psicologico nel suo percorso di scelta. Quindi, per favore, trattiamo quel momento con leggerezza ma senza diventare esagerate e mancare di rispetto a chi lavora.
Il fatto di andare a scegliere l’abito con 2 o 3 persone onestamente è una regola di buon senso che manterrei a vita.
Alcune cose si possono fare da remoto
Finalmente abbiamo scoperto che alcuni appuntamenti si possono fare anche senza vedersi: se vedere le location e provare gli abiti è importante fallo dal vivo, le altre attività meravigliosamente possiamo gestirle con una buona connessione a internet.
Ci sarà tempo per vederci, ma questo ci aiuta anche a capire che non ci servono 2000 appuntamenti ma possiamo muoverci in modo strategico nell’organizzazione degli appuntamenti, capendo quando è necessario incontrare di persona i fornitori e quando può andare benissimo una semplice call.
Quanti piani ci servono?
Piano A, B, C e D. Per chi non ci aveva mai voluto pensare, per chi non aveva accettato alternative o possibilità diverse rispetto al proprio programma, è venuto il momento di ricredersi: che non vuol dire diventare pessimisti, ma più semplicemente è possibile rimodulare il programma, sia esso legato all’organizzazione del matrimonio, che il giorno stesso dell’evento.
Restare flessibili senza per questo smorzare la voglia di divertirsi, di festeggiare, di amarsi: vi confesso una cosa di cui vi ho già parlato. I pochi matrimoni fatti quest’anno, seppur rispettosi delle misure anti-Covid, sono stati emozionanti, autentici, pieni di gioia e di felicità. Pensi davvero che una mascherina possa smorzare questi sentimenti?
Ma -un ma c’è sempre- ci sono anche 3 cose che ci mancano e speriamo di tornare a fare al più presto.
La convivialità e gli abbracci
Stare senza abbracciarsi, senza la convivialità con amici e persone che amiamo, è stare senza una parte fondamentale della nostra vita, che ci riempie di gioia. Gli abbracci e i baci alla fine di una cerimonia sono mancati molto, e per quanto abbiamo tentato di smorzare questa nostalgia con gli applausi. Però no, non è la stessa cosa. Lo sappiamo tutti.
Dobbiamo ricordarci sempre, però, il motivo per cui ora non ci stringiamo: vorremmo mai essere causa di dolore per qualcuno che amiamo? Direi proprio di no. Torneremo a farlo, e sarà ancora più bello.
Le feste e i balli
Certo, festeggiare come facevamo una volta ora ci sembra impossibile. Ballare, urlare, ridere tutti insieme e vicini, è così lontano da noi purtroppo. E ci manca, certo. La speranza è che quando torneremo a farlo ci divertiremo anche per quando non avremmo potuto farlo, e per questo magari organizzeremo una festa ad hoc, solo per ballare quello che non abbiamo potuto ballare prima, e faremo attenzione a scegliere qualcuno che in pista ci faccia davvero fare la differenza.
La confettata
Nel 2020 avevo in programma confettate bellissime, super scenografiche, o in luoghi inediti rispetto a dove normalmente alcune location le allestiscono. E invece la confettata è stata abolita, perché il bello della confettata è poter attingere liberamente ai confetti, provare sapori diversi, metterne qualcuno (qualcuno!) nei sacchettini. È un momento che nasce come conviviale e ha senso di esistere così: altrimenti, è meglio aspettare tempi migliori e rifugiarsi nella creatività del taglio torta.
E per voi? Quali sono le cose che vi mancano di più e quelle che invece pensate che il COVID-19 ci abbia permesso di innovare?