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12 Novembre 2019

Com'è un matrimonio di mezza stagione?

Giulio e Giulia avevano poche certezze: si sarebbero sposati prima del compleanno di Giulia, che sarebbe stato a luglio, e si sarebbero sposati in marzo, per andare a vedere i ciliegi in fiore in Giappone.

Un periodo inusuale, marzo, non è vero? Se pensate a com'è andato lo scorso maggio, capirete che non esiste più il mese degli sposi o la stagione perfetta, ma è chiaro che fine inverno/inizio primavera è un periodo decisamente meno ambito da parte degli sposi. Un po' come novembre o gennaio.

Cosa vuol dire sposarsi in questo periodo e quali sono i punti sui quali riflettere? Oggi vi voglio offrire 3 spunti di riflessione:

Meno concorrenza, più facilità di scelta

Chi si sposa in questo periodo? Sicuramente meno coppie di quante convolino a nozze rispetto a settembre, il che vuol dire trovare con più facilità i fornitori disponibili sulla piazza, con un focus unico sul vostro evento, e facilmente con più tempo da dedicarvi anche durante i preparativi. Per Giulia e Giulio questo ha significato riuscire a organizzare il matrimonio in 3 mesi, vivendo in parte in Italia e in parte negli States. In più, è significato per loro poter godere interamente di una location che normalmente gestisce più matrimoni al giorno (situazione che non consiglio). Nel loro caso era fondamentale avere tutti gli spazi a loro disposizione, in quanto al termine del pranzo avrebbero replicato con nuovi ospiti un ricevimento nuziale a cena, quindi c'era necessità di un nuovo allestimento al tavolo.

C'è un solo piano

Il piano che si valuta è uno solo: nel caso di Giulia e Giulio c'è stato un cambio dell'ultimo minuto con aperitivo iniziale all'aperto, perché il tempo era particolarmente clemente, ma fino a quell'ultimo desiderio della sposa il piano aveva sempre previsto un unico piano, con ricevimento all'interno, taglio torta nella sala, ballo in cantina. Anche se quel giorno avesse piovuto non ci saremmo scomposti, e per la prima volta ho visto una sposa incurante delle previsioni meteo. Anzi, direi piuttosto sorpresa del tepore di marzo. Di conseguenza, la location che si sceglie in un matrimonio di mezza stagione è una location riscaldata e che contempli all'interno tutti gli spostamenti e lo sviluppo logistico dell'evento.

La luce impone il pranzo

In un matrimonio di mezza stagione è difficile pensare di organizzare un evento a cena: le foto di coppia sono impossibili, ma anche l'organizzazione di una cerimonia che possa essere ben illuminata e che faccia sentire a proprio agio gli ospiti diventa di difficile realizzazione. Optate quindi con più serenità per il pranzo: potete pensare di destinare uno spazio all'animazione nel caso in cui vogliate comunque protrarre la festa al serale, per rendere piacevole il post-pranzo, e nel caso in cui vogliate ballare la sera ricordatevi di valutare una location che lo renda possibile, ovvero che sia posizionata in una zona non soggetta a nebbie o ghiaccio, o eventualmente invitate gli ospiti a cui tenete di più a prenotare una stanza per restare in location ed evitare situazioni meteo avverse alla guida.

Cosa ne pensate del matrimonio di mezza stagione? Fa per voi oppure no?

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Elisabetta Bilei

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