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8 Maggio 2019

La mise en place può fare la differenza?

Quando inizio a lavorare con le mie coppie, li aiuto a organizzare il loro budget e a ripartirlo nel modo più sensato possibile. Si tratta solo di stime iniziali, su cui ragionare insieme, in stretto rapporto con il mood e alcune scelte strategiche iniziali.

Nei costi provo a considerare più variabili, anche se non tutte sono prevedibili in prima battuta: se gli sposi vogliono passare dai tavoli tondi al tavolo imperiale, i costi per i centrotavola possono aumentare sensibilmente. Se si innamorano di incredibili allestimenti luminosi, il budget è inevitabile che subisca un evidente cambiamento.

E così è per gli allestimenti: per questo cerco sempre di guidare gli sposi nei loro sogni da Pinterest addicted, dosandoli insieme prima di sottoporli ai fornitori.

Ci sono sposi che hanno una concezione molto chiara del design e dello stile, e che per questo non hanno paura di spingere e di mettere l’accento su aspetti a volte secondari, come la mise en place.

La mise en place è parte integrante del preventivo di un servizio di catering ed è per questo che è bene partire con le idee chiare, sapere (o chiedere) che tipo di sottopiatto, portapane, posate, tovaglioli, tovagliato e seduta è compreso o non compreso nel preventivo, e qual é il budget aggiuntivo richiesto per ognuna di queste voci.

I costi possono essere costi relativi alla fornitura del materiale, se più pregiato di altro, oppure relativi all’affitto se lo stesso catering deve a sua volta andare a noleggio per valutare supporti di cui non dispone direttamente.

Si tratta di coordinare queste scelte con il mood dell’evento e con il budget, con la location e con lo stile del matrimonio, per capire quanto davvero sia possibile investire in queste voci: sicuramente si tratta di una parte non sempre prevedibile nel primo studio del budget ma che può impattare in modo sostanziale nell’estetica della sala del ricevimento e nell’atmosfera che volete raccontare ai vostri ospiti.

Se mettete nella palette cromatica dell’evento il gold, è chiaro che l’aspettativa per un sottopiatto sarà completamente neutra o dorata, purché funzionale a valorizzare la sala del ricevimento: questo è quello che cerco di spiegare ogni volta quando cerco di spiegare la progressività delle scelte e il legame che inevitabilmente si crea tra un passo e un altro nell’organizzazione del vostro matrimonio.

E voi quanto avete puntato sulla mise en place? Sarà assolutamente ininfluente o è una voce sulla quale volete mettere l’accento?

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Elisabetta Bilei

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