Il piano B di un matrimonio è il momento che destabilizza ogni sposa. È quello da affrontare (almeno mentalmente) sin dalla scelta della location, anche se lo si pensa con raccapriccio e ogni tipo di scongiuro. Studiare il piano B del matrimonio è quantomai necessario, per pensare al meglio e prepararsi al peggio.
Il piano B spesso è il caso di pioggia, ed è una situazione che destabilizza e crea tensione in ogni coppia. Soprattutto in chi vorrebbe tenere tutto sotto controllo. Avrei molti aneddoti da raccontare sul piano B, scampati, organizzati, modificati, diventati piani C. È stato il caso di Christian ed Elena, che sono riusciti a organizzare la cerimonia in spiaggia ma che hanno dovuto rinunciare alla cena a bordo piscina, è stato il caso di Alessia e Michele, che per fortuna hanno scampato di poco la pioggia (che per tutto il pomeriggio ci ha girato intorno, senza mai toccarci), è stato il caso di Flavio e Jenny, per cui pioveva la mattina e quindi la vigna è diventata impraticabile, spostando la cerimonia ma riuscendo poi a gestire liberamente gli altri momenti.
E poi è stato il caso di Greta e Luca, in cui la pioggia è arrivata come le previsioni avevano annunciato. Amavamo quella situazione? Per niente. E poi com'è andata? Bene, benissimo. Ecco i 3 segreti per cui secondo me, alla fine, la pioggia non ha tolto nulla, anzi, ha regalato emozioni e poesia a questo matrimonio:
Quando è stata scelta la location, abbiamo messo sul piatto anche il fatto che la location non sarebbe stata capiente per 150 persone sedute al ricevimento. Il parco però era perfetto per un ricevimento con tavolo imperiale o allungato, ma anche per una tensostruttura in caso di pioggia (che avrebbe dovuto necessariamente essere pavimentata). Era un'ipotesi che Greta non voleva nemmeno immaginare, ma la caparra sulla tensostruttura l'abbiamo messa contestualmente alla conferma della tensostruttura. E per fortuna.
Non è solo una questione di estetica, ma soprattutto di capacità di gestire situazioni complicate, mantenere la calma, avere squadre corazzate e pronte ad ogni evenienza. Parlo del catering service, del light designer, del floral designer e del gruppo musicale. Fornitori che quel giorno si sono spesi in ogni modo per fare riuscire tutto al meglio, con il sorriso, senza mai tirarsi indietro nonostante le difficoltà, la pioggia, 150 persone e le loro esigenze. Una menzione particolare la devo fare sul servizio di catering, che fino alle 3 di notte ha spostato tavoli, allestito, disallestito, e alle 9 della mattina dopo erano di nuovo pronti, sorridenti, per servire il brunch (e se vuoi sapere di più sul wedding weekend, qui trovi il post che fa per te) - e quando ti chiedi cosa cambia tra il prezzo di un catering e un altro, non pensare che sia una portata. È il servizio che fa la differenza!
Una volta capito che il piano B era inevitabile, avrei dovuto fare del mio meglio per non far rimpiangere il piano A. Abbiamo quindi deciso di aggiungere un pezzo di pavimentazione per condurre gli ospiti dalla villa alla tensostruttura, gestito in modo differente il posizionamento delle luci e del DJ, aggiunto dei lampadari e delle decorazioni floreali ad hoc. I giorni prima del matrimonio sono stati convulsi e impegnativi, la fiducia che gli sposi hanno riposto su di me è stata totale, e il risultato? Giudicalo tu, puoi vedere il matrimonio di Greta e Luca in questa gallery.
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Elisabetta Bilei
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